Lo smartphone ha definitivamente ucciso il telefono fisso? Decisamente no! Anche se a qualcuno potrà sembrare strano, il numero di linee telefoniche fisse nel nostro Paese ha una sua certa importanza; e questo anche dopo il lancio di servizi e di offerte che consentono di avere internet senza linea telefonica fissa. Ma, sarà perché oramai ci siamo abituati a telefonare stando sempre in movimento e sbrigando diverse faccende allo stesso tempo, sarà perché essere vincolati ad un cavo del telefono non è mai troppo comodo, i cordless restano un prodotto molto ricercato.
La praticità di un telefono cordless, effettivamente, è innegabile: lo si può lasciare inserito sulla sua base durante la fase di ricarica, ma può anche essere portato in qualsiasi stanza dell’appartamento e in qualsiasi piano della casa, per avere sempre sottomano l’apparecchio nel caso in cui qualcuno ci cerchi. E quando lo si utilizza ci si può spostare ovunque, continuando a fare quello che stavamo facendo prima della telefonata. Per non parlare del fatto che il cordless è per gli anziani un’ottima soluzione: rispetto ad uno smartphone è molto più semplice da usare, con tasti grandi e facili da digitare. Ma quali sono le caratteristiche principali da valutare nell’acquisto di un cordless?
Ovviamente, come sempre, in commercio vi sono modelli differenti, suddivisi in fasce di prezzo diverse: dai 15€-30€ dei modelli di fascia bassa, come i cordless Brondi, ai 90€-200€ per quelli di fascia alta, passando per modelli intermedi (dai 40€ agli 80€). Tutti questi prodotti svolgono egregiamente la loro funzione, quella di ricevere ed effettuare telefonate, ciò che cambia sono la qualità audio e la possibilità di avere alcune funzioni aggiuntive. Ma, allora, cos’è che fa la differenza tra un modello e l’altro? La rubrica è presente in tutti i modelli di telefoni cordless, ma, mentre in alcuni lo spazio a disposizione è di un centinaio di voci, in altri può arrivare a 500. Allo stesso modo, la funzione definita re-dial, ovvero quella che consente di richiamare l’ultimo numero (sia in entrata, sia in uscita), può andare da 1 a 10 chiamate.
Un elemento che è bene non manchi mai è la segreteria telefonica, estremamente comoda. Le differenze stanno nella possibilità di personalizzare il messaggio di benvenuto e nel numero di minuti disponibile per la registrazione di messaggi: chi si assenta di casa per lunghi periodi, farà bene a puntare su di un modello con almeno 30-40 minuti di spazio. La funzione di vivavoce è oramai sempre più diffusa anche nei cordless (pratica per parlare al telefono quando si hanno le mani occupate): la qualità dell’audio nei modelli più economici è certamente inferiore a quella dei modelli più costosi. Qualità e dimensioni del display segnano un'altra differenza tra fasce di prezzo: se l’LCD a segmenti è la tecnologia più diffusa, gli schermi di alcuni modelli di cordless sono Amoled o TFT–LCD. Altri ancora sono touchscreen: un semplice tocco per rispondere al telefono o per cercare un numero in rubrica. Chi ne ha la necessità, potrà acquistare degli apparecchi gemelli in modo da posizionarli in due punti strategici della casa. Infine, il miglior telefono cordless sarà dotato di una durata della batteria per almeno 11 ore di chiamata e 200 ore in standby e, soprattutto, della connessione internet (oltre che di Wi-Fi e Bluetooth, come i cordless Gigaset e i cordless Panasonic), per consentire all’utilizzatore di navigare, controllare la posta e, soprattutto di effettuare le chiamate con Skype o con VIP (le chiamate voce tramite la connessione internet).
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