Acer Predator Helios 16

7 Dicembre 2023

Un portatile che ha una doppia anima. È un prodotto che convince!

Articolo a cura di

  • Omar Pizzoli

Questo è un Acer Predator Helios 16, un portatile che ha una doppia anima. Da una parte, in modalità turbo, le ventole arrivano a girare oltre i 6300 RPM. Dall’altra, quando si imposta il risparmio energetico, le ventole si disattivano. È un prodotto che convince!

Design e costruzione

Essendo un portatile da gaming, non possono mancare geometrie aggressive, spigolose e ovviamente i LED RGB facilmente regolabili. Non ci sono oscillazioni, non ci sono scricchiolii e ha un buon bilanciamento pesi. La tastiera è ottima con i tasti abbastanza lontani l’uno dall’altro rispetto alle tradizionali tastiere che troviamo sui portatili, ma nel gaming questa fa la differenza. In più non flette, ottima la corsa, non si ha l’effetto rimbalzo quando si preme con forza, quindi veramente promossa a pieni voti, come il touchpad.
Qui, già senza driver, vi dico che funziona molto bene e riconosce tutte le gestures.

Per il resto, la costruzione è buona con anche utilizzo di plastica che lo rende comunque un portatile un po’ più leggero. È dotato di un tasto che serve per gestire 4 modalità di prestazioni della macchina: risparmio energetico, bilanciato, prestazioni e turbo. Queste 4 modalità si possono selezionare solamente quando è connesso all’alimentatore. Altrimenti, con la sola batteria, si può passare da risparmio energetico a bilanciamento.

Display, connettività e cuffie

Il display è un IPS con un’ottima copertura a colore. È davvero una rarità su questa categoria, quindi potrete fare anche dei lavori di grafica senza troppi problemi. Ha una risoluzione di 2500 per 1600 pixel. Stiamo parlando chiaramente di un 16:10 con un refresh rate di 240Hz. Dotato di un pannello opaco con una luminosità veramente elevata. A livello di porte, abbiamo 2 USB-A, lo spinotto per l’alimentatore da 330W, HDMI, 2 porte USB-C. Sull’altro lato, troviamo l’ingresso Ethernet per i veri videogiocatori, un’altra porta USB-A, un lettore micro SD e ovviamente non poteva mancare il jack delle cuffie.

Ma a proposito di cuffie, vi parlo di queste Predator. Il design devo dire che si abbina molto bene a quello dell’Elios. Sono delle cuffie ovviamente over-ear, quindi il nostro orecchio sta all’interno del padiglione e isolano molto bene dai rumori esterni senza alcuna implementazione software. Il microfono chiaramente integrato regolabile. Il cavo è in tessuto ed intrecciato per evitare che si ingarbugli e ovviamente c’è la classica regolazione con riportate tutte le misure. Un’ottima soluzione per il gaming. Tendono un po’ sugli alti, ma l’effetto di spazialità è veramente immersivo. Riuscirete veramente a capire da quale punto arrivano i nemici che è quello che conta per questa categoria.

Dissipazione e benchmark

Le griglie per la dissipazione sono uno dei suoi punti forti. Troviamo 2 bocchettoni sul retro molto importanti e 1 per lato sull’estremità. Anche sotto è molto forato. Oltre a questo sistema di circolazione dell’aria, c’è un altro elemento molto interessante, ovvero l’implementazione del metallo liquido. I vantaggi sono 2: il primo è che, rispetto alla tradizionale pasta termica, qui le temperature sono più basse di 4 o 5 gradi. Il secondo è che queste macchine sono pensate per essere usate sempre al 100%, che sia per giocare o per fare 3D. Il metallo liquido è molto più longevo rispetto alla pasta termica.

Insomma, le premesse per gestire un hardware potente sembrerebbero esserci. Infatti, lui ha a bordo un i9-13900HX abbinato a un RTX 4080. Nonostante i diversi cicli di Cinebench in single core, multicore con 3DMark, con Fullmark, quindi stress test di CPU assieme anche alla GPU, lui comunque non ha mai superato i 100 gradi sul processore. È sempre rimasto costante nelle sue prestazioni, ed è un risultato assolutamente positivo. Ma l’aspetto che mi ha sorpreso maggiormente è come io non riesca a percepire minimamente il calore sulla tastiera. Veramente ti dà l’idea di quanto questo portatile sia in grado di gestire quelle temperature, che sono assolutamente adeguate per questa categoria e in questo momento storico.

Dunque, è un portatile che secondo me, dal punto di vista hardware, è concepito molto bene e ha le giuste prestazioni per lavorare al top. Per quanto riguarda la rumorosità, impostando le ventole al massimo, arrivano a girare a 6300 RPM e diventa un po’ rumoroso. Tutto cambia in base alla modalità che sceglierete. Il mio consiglio comunque è di stare su performance. Vi consente di avere delle prestazioni di altissima qualità e una rumorosità molto più basse. Sul risparmio energetico, con l’utilizzo base, le ventole si spengono, ma le prestazioni crollano.

Autonomia e conclusioni

Nonostante la forte escursione dei consumi dell’i9, resta un processore energivoro a essere utilizzato con la sola batteria. Ma chi acquista un portatile del genere non lo fa di certo per le sue doti di mobilità.

Questo Acer è l’alternativa di un PC fisso ma con la comodità di poterlo mettere in uno zaino. È questa la reale differenza, perché ci sono tanti lavori per cui tu ti devi portare una macchina potente da un posto all’altro, da un ufficio all’altro, collegarlo all’alimentazione e avere subito una workstation. Ma banalmente anche a casa, non tutti hanno lo spazio per mettere un PC fisso con il monitor, la tastiera esterna e tutto quanto. Qui hai veramente prestazioni top in un telaio molto compatto.

Secondo me, il punto forte di questo dispositivo è che c’è un’ottica verso la longevità. Le componenti, con un dispositivo che è in grado di dissipare così bene, con l’implementazione del metallo liquido, sono sicuro che 5-6 anni se li fa tranquillamente.